STORIA DI VITA QUOTIDIANA:
VICINI
MOLESTI!
(a cura di Giulia De Nuccio)
Chi di voi non ha mai desiderato zittire o menare i propri vicini di
casa alzi la mano.
Io le alzo tutte e due.
Ci sono giorni in cui veramente penso di trovarmi in qualche mercato
del pesce a Messina, dove le ugole d’oro non mancano di certo.
I miei vicini di
casa sono davvero molesti, ad un livello stratosferico.
Sento persino quando rispondono al telefono, per non parlare di quando
comunicano da un balcone all’altro a circa un miliardo di decibel...
Si proprio così! Tutti i giorni sento: “Simoneeeee! Simoneeee! Dove
sei? La mamma sta buttando la pasta, torna in casa! Sbrigatiiiii!” Povero
Simone non ha nemmeno il tempo di rispondere: “Siiii arrivoooo!”
Oppure: “Ma allora voi non venite? E perché? Dai andiamo tutti insieme!
Tra vicini ci si aiuta!”
Io non ho mai visto un mio vicino di casa aiutarmi, anzi un inverno
nevicava e con veemenza uno dei miei vicini spalava la neve e quando mi giravo
la metteva dalla mia parte di nascosto. Maledetto!
Quando invece arriva un nuovo inquilino nel palazzo di fronte è la
fine... L’altro giorno la malcapitata non sapeva più come dire di no ad una
vicina come dire...troppo esuberante... e la scena è stata questa:
“Rosalba, dai vieni a prendere
il caffè da noi! E’ buono! Dai siamo vicini di casa!”
Rosalba: “Non ho tempo grazie comunque. Sarà per la prossima volta, sai
la casa mi impegna tanto!” Lo ha detto guardando l’orizzonte e il vuoto dal
balcone senza fare proprio nulla.
Queste conversazioni sono normali al limite del divertente. La parte
creativa arriva quando invece litigano, un teatro dell’assurdo. Prima di tutto è già un miracolo se riesco a
capire cosa dicono, nonostante io abbia origini
meridionali e sono abbastanza avvezza nel capire alcuni dialetti di quella
zona, soprattutto napoletano e messinese, il dialetto dei miei vicini non lo capisco
proprio hanno una lingua tutta loro.
Nipote piangente, nonno che urla: “La smeti di stare per tera? E’
spoco!” A questo punto mi domando chi sia l’adulto e chi il bambino; e soprattutto quando i nipoti saranno grandi
impareranno le doppie? La cosa che mi stupisce di più è che sono italianissimi
dalla nascita insomma anche per osmosi le doppie le impari!
Per non parlare poi del vicino di casa festaiolo che torna alle tre del
mattino e sbatte le portiere dell’auto come stesse chiudendo il portellone di
un aereo, facendomi saltare in aria in piena notte, con la paura che sia invece
un ladro che vuole entrare in casa mia.
Tuttavia la cosa più inquietante è sentire un altro vicino tornare in piena notte con l’ape cross (un rumore fastidiosissimo) il suo cane
che abbaia, alzarsi innervositi e vedere che è tornato con il mezzo
completamente vuoto e pulito! Soffrirà di sonnambulismo? Oppure non sopporta la
moglie e va a farsi un giro notturno? Un vicino decisamente originale!
Come potete leggere il mio quartiere è pittoresco, tuttavia un lato
positivo c’è, mi aiutano a scrivere le loro piccole e insignificanti avventure
giornaliere, cosa ne pensate di un bel colossal? “Vicini molesti di Parole in scatola!” Non vi
ho allietato la giornata? Ho quasi paura della vostra risposta, ma spero di
avervi strappato un sorriso.
Volete sapere l’aspetto più buffo di tutta questa faccenda? Io abito in
una casa di fronte ai palazzi in questione, pensate se abitassi nei loro condomini...aiutooo!
State sintonizzati potrebbero esserci nuove puntate.
Un saluto “vicino” a tutti.
La vostra blogger,
Giulia